martedì 5 aprile 2011

multe nelle zone blu-annullabili impugnamole

. "Le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico". Lo prevede l'articolo 7 comma VIII del Codice della Strada. Lo stesso Codice della Strada prevede (art. 3, comma I, n. 7) che per carreggiata si intende "la parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli". Ciò vuole dire che gran parte delle  zone blu istituite nei comuni italiani, sono fuorilegge.
Come hanno ribadito molti avvocati intervistati in vari programmi televisivi,l'automobilista multato può fare ricorso conto la sanzione. Vi è anche una  sentenza della Corte di Cassazione che stabilisce che se in zona ci sono solo parcheggi a pagamento la multa si può invalidare. La Suprema Corte ha puntualizzato che se vicino all'area "a strisce blu" non c'è un'area di sosta libera, gli automobilisti possono evitare di pagare. Ora è da interpretare il termine "vicino", ma è certo che la Cassazione fissa i paletti per la creazione delle aree con le strisce blu. Devono necessariamente avere vicino una zona di parcheggio libera. Altrimenti le multe agli automobilisti che non pagano la sosta potranno essere invalidate.
Visto che il medesimo articolo 7 del Codice stradale stabilisce che i proventi dei parcheggi a pagamento, in quanto spettanti agli enti proprietari della strada, sono destinati alla installazione, costruzione e gestione di parcheggi in superficie, sopraelevati o sotterranei, e al loro miglioramento e le somme eventualmente eccedenti ad interventi per migliorare la viabilità urbana, l'amministrazione comunale dei vari comuni italiani farebbe bene pubblicare la destinazione dei  milioni di euro introitati con le multe per infrazioni al codice della strada.
Unico svantaggio che fare ricorso la giudice di pace ha un costo anche se minimo, che io però invito ad affrontare,tutti insieme dobbiamo contestare le multe e le sanzioni addebitateci se non dovute, anche se si corre il rischio di non recuperare le somme sborsate, ma così si crea un precedente e si fa in modo che per il futuro,non vengano più elevate tali contravvenzioni.
Tutti in massa contestiamole.

MESSAGGIO DEL FONDATORE