giovedì 23 dicembre 2010

I REGIMI CONTABILI III PARTE-il regime contabile semplificato

E’ il regime naturale (non c’è bisogno di opzione) per le imprese individuali e le società di persone quando i ricavi riferiti all’anno precedente o quelli previsti per le nuove imprese non superano:· € 309.874,14 in caso l’attività consista in prestazioni di servizi · € 516.456,90 in caso di altre attività Quindi, il regime semplificato è applicabile a:· ditte individuali · lavoratori autonomi (è il loro regime naturale a prescindere dai compensi) · S.n.c. – società in nome collettivo · S.a.s. – società in accomandita semplice Libri e registri conseguenti al regime · IVA o fatture emesse o corrispettivi (integrato con i ricavi estranei all’IVA) o fatture acquisti (integrato con le spese estranee all’IVA) · Dipendenti (se esistono) o libro paga o libro matricola o libro infortuni
Con il regime semplificato è possibile tenere solo i registri ai fini IVA (oltre ovviamente quelli dei dipendenti, se esistenti) integrati con le informazioni estranee all’IVA, ma necessarie per il calcolo del risultato fiscale d’esercizioE’ sui registri IVA che vanno registrati i fatti di gestione I vantaggi di questo regime sono:· Semplificazioni nella registrazione delle operazioni · Minor costo per la tenuta · Non richiede particolari conoscenze contabili Gli svantaggi sono:· Scarsi elementi informativi per il controllo di gestione · Difficoltà nella predisposizione di bilanci periodici · Assoggettamento all’accertamento presuntivo del reddito (sulla base di parametri e studi di settore)
Il reddito d’esercizio è calcolato come da Codice Civile:differenza tra Costi e Ricavi (ma non c’è il conto economico)Il reddito imponibile è calcolato, in applicazione dei criteri fiscali, partendo dal reddito d’esercizio:Reddito d’esercizio + costi fiscalmente indeducibili – ricavi non imponibili – costi non dedotti (nei limiti fiscalmente ammessi)

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