ALLA
ON. LE COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE DEL …………………
AL
COMUNE DI ……………….. - UFFICIO TRIBUTI
ATTO DI APPELLO
ISTANZA DI PUBBLICA UDIENZA
Per
l’impugnativa
Della
sentenza n. ………………. resa dalla Commissione Tributaria Provinciale di ………… sez. ………..,
del ………….. e depositata in data …………………….
NEI
CONFRONTI
Dell’Ufficio
Tributi del Comune di …………………..
Il
contribuente sig. ……………….., nato in ………… il ……………., C.F.: ……………………….residenti
in ……………., ……………, rappresentato e difeso per delega a margine del presente atto
dal dott. ……………. ed elettivamente domiciliata presso il suo studio in ……………………..,
si costituisce, depositando il presente ricorso.
PREMESSO
-
Che prima della presentazione del
ricorso era stata percorsa la strada
dell’ autotutela ai sensi di
legge, con la presentazione di due distinte istanze;
-
Che
il Comune per inerzia costringeva l’appellante, al fine di evitare la
definitività dell’atto, a proporre ricorso alla Commissione Tributaria
Provinciale di ………………, sostenendo le spese derivanti dalla nomina del difensore;
-
Che la sentenza accoglieva
totalmente le doglianze del ricorrente, ma compensava le spese
La
sentenza impugnata deve essere riformata per i seguenti motivi:
IN DIRITTO
·
L’art. 15 del D.Lgs. 546/92 del processo
tributario enuncia il principio secondo il quale "la parte soccombente è
condannata a rimborsare le spese del giudizio che sono liquidate con la
sentenza". La ratio della norma in esame deve essere ricercata tra i
principi basilari della giustizia secondo cui
la "necessità di ricorrere al giudice non deve tornare a danno di
chi ha ragione", quindi è giusto che le spese di giudizio non siano a
carico di chi è risultato nella controversia totalmente vittorioso.
·
La legge n. 263, del 28.12.2005 innova
le disposizioni del processo civile e quindi di quello tributario, introducendo,
per mezzo dell’articolo 2, la riformulazione del secondo comma dell’articolo 92
c.p.c., così disponendo: “Se vi è soccombenza reciproca o concorrono altri
giusti motivi, esplicitamente
indicati nella motivazione, il giudice può compensare, parzialmente o
per intero, le spese tra le parti". Il giudice non può emettere
sentenze di compensazione delle spese senza motivare adeguatamente ed obbligatoriamente
la sua decisione. Ne tanto meno può usare, nel caso di sentenza favorevole
al contribuente, motivazioni di puro stile, quali le “Spese compensate poiché
sussistono giusti motivi”. La decisione
di compensare le spese nella sentenza oggetto del presente appello non è stata
motivata;
·
Con il principio della compensazione delle
spese per giusti motivi (equità, convenienza, merito), il legislatore ha inteso
temperare il rigore previsto dal principio della condanna alle spese, in
presenza di particolari circostanze e di evidente buona fede del soccombente. L’ufficio
tributi del Comune di
……………. tuttavia ha documentalmente dimostrato mancanza di buona fede, derivante
da un’inerzia totale, in quanto lo
stesso verificato l’errore avrebbe dovuto immediatamente annullare l’avviso di
liquidazione, in quanto sollecitato dall’appellante in più occasioni.
L’ufficio tributi del Comune di …………………… ha omesso di annullare nei termini
l’Avviso di Liquidazione, nonostante palesemente errato. Tanto più grave è
l’atteggiamento del responsabile del sopra citato ufficio quanto evidente è
l’errore.
- L’addebito
delle spese di giudizio al comune di …………… costituirebbe un monito non
tanto a fare maggiore attenzione all’atto di emettere atti di
accertamento, (l’errore è un fatto scusabile nell’attività lavorativa),
quanto ad un’assunzione di maggiore responsabilità nell’esaminare atti
palesemente errati ed a valutare con maggiore attenzione le documentazione
bonariamente prodotta dai contribuenti;
- L’art. 28 della Cost.
recita: << i funzionari e i dipendenti dello Stato e degli Enti
pubblici sono direttamente responsabili secondo le leggi penali, civile e
amministrative, degli atti compiuti in violazione dei diritti. In tali
casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli Enti pubblici
>>.
P.Q.M.
FA ISTANZA
Affinché il
ricorso venga discusso in
PUBBLICA
UDIENZA.
Voglia la
Commissione Tributaria Regionale adita, dichiarare in riforma della sentenza
appellata liquidare le spese di giudizio, dovute per grave inerzia
del Comune nell’attività di autotutela, quantificate nella misura di € ………………….;
Con
osservanza.
li, …………………………
Dott. ………………..
PROCURA
Il
contribuente sig. ……………….., nato in ………… il ……………., C.F.: ……………………….residenti
in ……………., ……………, delega a rappresentarlo e difenderlo in ogni fase e grado del
presente giudizio il Dott. ………….., nato a ……….in data ………. ed iscritto
all’Ordine dei Dottori Commercialisti di ………….., abilitato al patrocinio ai
sensi di legge, conferendogli ogni e più ampio potere ivi compresa la facoltà
di farsi sostituire e di rinunciare all’appello, ed elegge domicilio presso il
proprio studio sito in ……………………….
li, …………………………
Firma del contribuente
E’ autentica
Dott. ………………………..
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