Anno nuovo, pensioni nuove. La conversione in legge della
“Manovra salva Italia” di Monti (Legge n. 214 del 22/12/2011) dà il via libera
definitivo a una riforma che, dal 1° gennaio 2012, riscrive l’intero sistema
previdenziale.
Finora si era abituati a ragionare sulle pensioni avendo in
mente quattro possibilità: la pensione di vecchiaia retributiva (20 anni di
contributi e 60/65 anni di età), la pensione di vecchiaia contributiva (5 anni
di contributi e 60/65 anni di età), la pensione di anzianità con le “quote”
(quote 96 e 97 fino al 31 dicembre 2011) e la pensione di anzianità con il
massimo di contributi (i famosi “40 anni”). Dal 1° gennaio 2012 sono tutte
scomparse queste pensioni, sostituite da solo due prestazioni: la “pensione di
vecchiaia” e la “pensione anticipata”. Nel numero di gennaio di leggi illustrate
vengono analizzati i requisiti per le nuove pensioni e le altre novità. In
estrema sintesi:
• Contributivo per tutti: Le pensioni sono tutte calcolate
con il criterio contributivo in relazione alle anzianità maturate dal 1° gennaio
2012
• Due sole pensioni: Dall’anno 2012 scompaiono le pensioni di
vecchiaia, di vecchiaia anticipata e di anzianità, sostituite da due sole
prestazioni: la “pensione di vecchiaia” e la “pensione anticipata”
• Addio
“finestra”: Dal 2012 è abrogato il regime di “decorrenza” delle pensioni,
cosicché la pensione decorre dal mese seguente a quello di maturazione dei
requisiti
• La pensione di vecchiaia: Si ottiene con 20 anni di contributi e
un’età pari, nel 2012, a 62 anni per le lavoratrici dipendenti donne, a 63 anni
e 6 mesi per quelle autonome del settore privato; a 66 anni per gli uomini
(dipendenti e autonomi) e per gli impiegati pubblici (uomini e donne)
•
Flessibilità di pensionamento: Il lavoratore che chieda la pensione di vecchiaia
oltre il requisito minimo di età e fino a 70 anni otterrà un assegno mensile più
pesante
• La pensione anticipata: E’ la pensione che spetta con il solo
requisito contributivo, ma 40 anni non bastano più! Nel 2012 occorrono 42 anni e
un mese se si è uomini e 41 anni e un mese se si è donne.
• Penalizzazione:
Quando la pensione è chiesta prima dei 62 anni di età si ottiene un assegno
mensile ridotto “Speranza di vita”: Esteso al requisito contributivo per la
nuova pensione anticipata il meccanismo automatico di adeguamento dei requisiti
per la pensione alla “speranza di vita”
• Chi si salva: La stretta non tocca
chi ha maturato i requisiti per la pensione (con le “vecchie” regole) entro il
31 dicembre 2011. Fuori dalla stretta inoltre i precari, ossia coloro che sono
in mobilità per effetto di accordi siglati entro il 4 dicembre. Due
“salvagenti”, infine, anticipano la pensione a 64 anni ai dipendenti del settore
privato: lavoratrici (solo donne) che maturano entro il 31 dicembre 2012 i 20
anni di contributi con 60 anni d’età; e lavoratori (uomini e donne) che maturano
“quota 96” nel 2012
fonte:leggi illustrate
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sabato 28 gennaio 2012
pensioni dal 2012 si cambia addio anzianità
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