Entro il 31 marzo 2012 dovrà essere inviata
all’Agenzia delle Entrate apposita comunicazione dell’esistenza di beni
concessi in uso ai soci, completa dell’indicazione del valore di
mercato del diritto e del corrispettivo effettivamente applicato. Lo prevede il
D.L. n. 138/2011 (c.d. “Manovra di Ferragosto 2011”) che stabilisce, tra
l’altro, con decorrenza dal 2012, che in capo alla
società concedente, i costi relativi ai beni
dell'impresa concessi in uso all’utilizzatore (socio/familiare) sono
indeducibili dal reddito d’impresa, se il corrispettivo annuo
risulta inferiore al valore di mercato del diritto di godimento di detti beni.
Diversamente, in capo al socio va tassata la differenza
tra il valore di mercato e il corrispettivo pagato per l’uso del bene
stesso.
Fonte: Il Sole 24 Ore
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