principalmente le imposte vengono distinte in due grandi
categorie: imposte dirette e imposte indirette.
Le imposte dirette colpiscono direttamente
la ricchezza dell’individuo (reddito o patrimonio)
ed essendo proporzionali alla ricchezza stessa determinano un effetto
ridistributivo del reddito e hanno un gettito continuo.
Le imposte dirette sono:
• Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef)
• Imposta sul reddito delle società (Ires)
• Imposta regionale sulle attività produttive (Irap)
• Imposta Comunale sugli Immobili (Ici)
Le imposte indirette esulano dalla
ricchezza e chiunque deve pagarle per il solo fatto
di compiere una determinata azione (registrazione di un atto, acquisto di un
bene, pubblicizzazione di un qualcosa, ecc.).
Le imposte indirette sono:
• Imposta di registro;
• Accisa;
• Imposta ipotecaria;
• Imposta catastale;
• Imposta di bollo;
• Imposta sulle pubblicità;
• Imposta sul valore aggiunto (Iva).
Un’altra distinzione da fare è quella tra imposte fisse,
proporzionali, progressive e regressive.
L'imposta è fissa quando l’ammontare
non dipende dall’imponibile, ma è predeterminato (es. imposta di
bollo).
Si ha l’imposta proporzionale quando il suo
ammontare è determinato proporzionalmente dall'aumento
dell'imponibile: la percentuale che si andrà a pagare è sempre la
stessa (es. l’Iva).
L’imposta regressiva si ha quando
l'importo varia in misura meno che proporzionale, e progressivaquando
ad un aumento della base imponibile essa aumenta in misura più che
proporzionale (es. l'Irpef).
Esistono tre tipi di progressività:
per classi (vengono decise diverse aliquote
in base ai redditi), continua (l’aliquota cresce ad
ogni variazione del reddito) e per scaglioni (la
base imponibile viene suddivisa in fasce e ad ognuna viene attribuita
un’aliquota che cresce da uno scaglione all’altro).
Quest’ultimo tipo di imposizione è quella che viene applicata ai
redditi delle persone fisiche (Irpef).
Nessun commento:
Posta un commento