Il bonus bebè è una misura, voluta
dalla Finanziaria 2015, per incentivare la natalità e contribuire alle spese
della famiglia. Inizialmente avrebbe dovuto essere a favore di una grossa
platea di contribuenti ma poi, in sede di approvazione definitiva della legge,
si è deciso di circoscrivere l'agevolazione per i soggetti più svantaggiati. Per
fruire dell'agevolazione bisogna fare apposita domanda all'INPS, secondo la
procedura stabilita con il Dpcm del 27.02.2015 e con la circolare INPS n. 93
dell'8.5.2015.
Bonus bebè: le condizioni da avere
Il bonus è riconosciuto ai nuclei
familiari per ogni figlio nato o adottato tra il 1° gennaio 2015 e il 31
dicembre 2017, fino ai tre anni di vita del bambino o fino ai tre
anni d'ingresso del figlio adottivo nel nucleo familiare. Per
"ingresso nel nucleo famigliare" si intende la data nella quale la
sentenza di adozione è divenuta definitiva. L'assegno spetta anche in
caso di affidamento preadottivo del minore (L'affidamento preadottivo è
quel periodo di convivenza antecedente alla pronuncia definitiva di adozione,
in cui il bambino convive con la coppia aspirante alla sua adozione), disposto
dal 1° gennaio 2015 al 31.12.2017. Se il figlio è stato adottato nel triennio
2015-2017 ma è entrato in famiglia a titolo di affidamento preadottivo in data
antecedente al 1° gennaio 2015, l'assegno spetta comunque per un triennio, ma a
decorrere dal 1° gennaio 2015.
L'agevolazione spetta a condizione
che il nucleo famigliare del genitore richiedente, al momento di
presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, sia in
possesso di un ISEE in corso di validità non superiore a 25.000 Euro.
Il bonus viene erogato su domanda del genitore, anche
affidatario, in possesso anche dei seguenti requisiti:
·
cittadinanza italiana, o di uno Stato dell'Unione Europea o, in caso di
cittadino extracomunitario, con permesso di soggiorno UE;
·
residenza in Italia;
·
convivenza con il figlio (figlio e genitore richiedente devono essere
coabitanti ed avere dimora abituale nello stesso comune).
Se il genitore richiedente è un minore,
o incapace di agire per altri motivi, la domanda può essere presentata da
legale rappresentante in nome e per conto del genitore incapace. I requisiti,
tuttavia, devono essere posseduti dal genitore minore o incapace.
Bonus bebè: a quanto ammonta
Il bonus è pari a:
·
960 Euro annui (80 Euro al mese) se il valore
dell'ISEE non è superiore a 25.000 Euro annui;
·
1.920 Euro annui (160 Euro al mese) se il valore
dell'ISEE non è superiore a 7.000 Euro annui;
spetta per ogni figlio nato o
adottato o in affido preadottivo tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017,
a decorrere dal giorno di nascita o di ingresso del minore nel nucleo familiare
fino al compimento del terzo anno d'età del bambino o fino al terzo anno di
ingresso del minore nel nucleo familiare.
L'assegno è erogato per un massimo di
36 mensilità, a partire dal mese di nascita/ingresso in famiglia.
In via transitoria, per i figli adottati
nel triennio 2015-2017, ma entrati in famiglia adottiva prima del 1° gennaio
2015 a titolo di affidamento preadottivo, il bonus è riconosciuto per tre anni
a decorrere dal 1° gennaio 2015.
Bonus bebè: come inviare la domanda
Per poter fruire dell'agevolazione occorre
presentare apposita domanda entro 90 giorni dalla data di nascita o dalla data
di ingresso del minore nel nucleo famigliare (per affidamento preadottivo o
adozione).
Se la domanda è presentata oltre il
termine di 90 giorni, il bonus viene erogato dal mese di presentazione della
domanda.
Ai fini del computo dei 90 giorni si fa
riferimento all'art. 2963 del C.c., secondo cui il termine si computa secondo
il calendario comune, non si conta il giorno iniziale e il termine avviene con
lo spirare dell'ultimo istante del giorno feriale. Se il termine scade di
giorno festivo, è prorogato al giorno seguente non festivo.
La domanda va presentata telematicamente all'INPS, mediante:
·
il portale
dell'INPS,
accessibile direttamente dal cittadino tramite PIN dispositivo seguendo il
percorso:
o
Servizi per il cittadino -> autenticazione con PIN -> Invio domande
di prestazioni a sostegno del reddito -> assegno di natalità -> Bonus
bebè
·
il Contact Center Integrato ai numeri:
o
803164 numero gratuito da rete fissa;
o
06164164 numero da rete mobile con tariffazione a carico dell'utenza
chiamante;
·
patronati, attraverso i servizi offerti dagli
stessi.
Il provvedimento di accoglimento o rigetto della domanda è consultabile dal
sito web, accedendo al proprio profilo:
Servizi per il cittadino -> autenticazione con PIN -> Invio domande
di prestazioni a sostegno del reddito -> assegno di natalità -> Bonus
bebè --> Consultazione domande -->Documenti correlati
L'INPS provvede al pagamento del bonus
bebè
Il pagamento del bonus viene
effettuato dall'INPS in rate mensili di 80 Euro (160 Euro per ISEE non
superiore a 7.000 € annui), secondo le modalità indicate dal richiedente nella
domanda.
Se la domanda è presentata entro i 90
giorni, il primo pagamento corrisponde alle mensilità maturate fino a quel
momento.
Bonus bebè: cause di decadenza
Il pagamento del bonus viene
interrotto a partire dal mese successivo all'effettiva conoscenza di uno dei
seguenti eventi che determinano la decadenza:
1.
Decesso del figlio
2.
Revoca dell'adozione
3.
Decadenza dell'esercizio della responsabilità genitoriale
4.
Affidamento esclusivo del minore al genitore che non ha presentato la
domanda
5.
Affidamento del minore a terzi
L'interruzione avviene anche a seguito
di perdita dei requisiti di legge o provvedimento negativo del
giudice che determina il venir meno dell'affidamento preadottivo.
Il richiedente entro 30 giorni deve
comunicare all'INPS il verificarsi di una causa di decadenza. E' importante che
la comunicazione sia tempestiva per evitare il generarsi di un pagamento
indebito e la successiva azione di recupero da parte dell'INPS.
FONTE: FISCO E TASSE
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