domenica 12 dicembre 2010

SUCCESSIONE COME QUANDO E PERCHE'

Sono obbligati a presentare la dichiarazione di successione:
  • gli eredi e i legatari, ovvero i loro rappresentanti legali
  • gli immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta
  • gli amministratori dell’eredità
  • i curatori delle eredità giacenti
  • gli esecutori testamentari
  • i trust.
Se più persone sono obbligate alla presentazione della dichiarazione è sufficiente presentarne una.

Soggetti esonerati

Non c'è obbligo di dichiarazione se l'eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l'attivo ereditario ha un valore non superiore a 25.823 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari. Queste condizioni possono venire a mancare per effetto di sopravvenienze ereditarie.
N.B
Gli eredi e i legatari che hanno presentato la dichiarazione di successione sono esonerati dall’obbligo della dichiarazione ai fini dell’imposta comunale sugli immobili (Ici). Spetta, infatti, agli uffici dell’Agenzia delle Entrate, competenti a ricevere la dichiarazione di successione, trasmetterne copia a ciascun Comune in cui sono ubicati gli immobili.
(D.LGS. n. 196 del 2003 sulla privacy)
I dati richiesti nella dichiarazione, per le finalità di liquidazione, accertamento e riscossione delle imposte nonché per l’esecuzione degli adempimenti collegati, devono essere indicati obbligatoriamente per non incorrere in sanzioni. Tali dati sono quelli anagrafici, quelli necessari per determinare l’imponibile e l’imposta, la firma e quelli necessari ad assolvere gli eventuali adempimenti collegati.
Il D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, (Codice in materia di protezione dei dati personali), prevede un sistema di garanzie a tutela dei trattamenti che vengono effettuati sui dati personali. L’Amministrazione si impegna a trattare i dati personali nel pieno rispetto delle norme
Quando nell’attivo ereditario è presente un immobile, prima di presentare la dichiarazione di successione occorre autoliquidare le imposte ipotecaria, catastale, di bollo, la tassa ipotecaria, i tributi speciali (per esempio, diritti di segreteria, tributi per copie di certificati) e i tributi speciali catastali (per esempio, i tributi per certificati, copie ed estratti degli atti e degli elaborati catastali).
TABELLE IMPOSTA DI SUCCESSIONE
L’imposta di successione è determinata dall’ufficio che applica aliquote diverse a seconda del grado di parentela dell’erede.
Sono in vigore le seguenti aliquote:
-  4 per cento, per il coniuge e i parenti in linea retta (figli, genitori, nipoti …), da calcolare sul valore eccedente, per ciascun erede, di 1.000.000 di euro;
-  6 per cento, per fratelli e sorelle, da calcolare sul valore eccedente i 100.000 euro per ciascun erede;
-  6 per cento, da calcolare sul valore totale (cioè senza alcuna franchigia), per gli altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, affini in linea collaterale fino al terzo grado;
-  8 per cento, senza alcuna riduzione della base imponibile, per le altre persone.
Le franchigie si applicano in capo a ciascun beneficiario.
Se a beneficiare del trasferimento è una persona portatrice di handicap riconosciuto grave ai sensi della legge n. 104 del 1992 l’imposta si applica sulla parte del valore della quota eccedente la franchigia di 1.500.000 euro; questo indipendentemente dal grado di parentela intercorrente tra il disponente ed il beneficiario. Le franchigie, comunque, non si possono mai cumulare tra loro.
La franchigia verrà aggiornata ogni quattro anni, in base all’indice del costo della vita.
Nel caso di trasferimento riguardante immobili vi è anche l'imposta ipotecaria e catastale rispettivamente del 2 e dell'1 per cento, da applicarsi in misura fissa (168 Euro ciascuna) se il beneficiario o donatario possiede i requisiti "prima casa".
Schematicamente:
Grado di parentela
Franchigia esente
Aliquote sull’eccedenza
Coniuge e parenti in linea retta
1 milione di euro
4%
Fratelli e sorelle
100 mila euro
6%
Altri parenti fino al 4° grado e affini fino al 3° grado
Nessuna franchigia
6%
Altri soggetti
Nessuna franchigia
8%
Nel caso di erede portatore di handicap grave la franchigia è di 1.500.000 euro



DIVISIONE DELL’EREDITA’ IN CASO DI MANCANZA  DI TESTAMENTO
Le regole in caso di mancanza di testamento, per la suddivisione dell’eredita tra gli eredi legittimi, sono le seguenti:
Se il defunto ha dei discendenti essi concorrono solo con il coniuge, escludendo gli ascendenti.
Se invece non ci sono discendenti e c’è solo il coniuge, questi concorre assieme agli ascendenti.
Questa tabella vuole essere indicativa ma non esaustiva di tutte le ipotesi. Occorre infatti tenere presente che se un chiamato per legge a succedere non puo’ o non vuole accettare l’eredità possono verificarsi due ipotesi:
- In suo luogo subentrano i suoi discendenti (c.d. rappresentazione);
- Oppure se non opera nei suoi confronti la rappresentazione, la sua quota va a vantaggio degli altri chiamati dello stesso ordine.

Eredi legittimi
Quote del patrimonio spettanti
Solo il coniuge  
Tutto
Il coniuge e un figlio
Meta’ a testa
Il coniuge e due figli
1/3 al coniuge e 2/3 ai due figli
Il coniuge e piu’ di due figli
1/3 al coniuge e 2/3 a tutti i figli
Solo il coniuge, fratelli e sorelle
2/3 al coniuge e 1/3 ai fratelli e sorelle
Solo il coniuge fratelli, sorelle e genitori
2/3 al coniuge, 1/3 altri (ai genitori almeno ¼) 
Solo un figlio 
Tutto
Solo piu’ figli
Tutto suddiviso in parti uguali
Solo un genitore
Tutto
Solo due genitori
Meta’ a testa
Solo genitori, fratelli e sorelle
Suddiviso in parti uguali (ai genitori almeno ½)
Solo fratelli e sorelle
Tutto, suddiviso in parti uguali 
Solo i nonni
A meta’ tra nonni paterni e materni
Solo bisnonni o altri ascendenti
Tutto a chi ha il grado di parentela piu’ vicino
Solo altri parenti
Entro il sesto grado al parente piu’ vicino che esclude gli altri


Tutto quanto sopra esposto è prettamente indicativo, e vi possono essere delle variazioni a quanto esposto che variano caso x caso

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