Mi scrive un
contribuente comunicandomi che il mezzo
del proprio figlio, è stato sequestrato mesi addietro per circolazione in due, conducente
minorenne più passeggero anche lui minore,ed e’ stata irrogata una sanzione
pecuniaria-multa di euro 78,00.
Durata del
sequestro giorni 30.Il 31 giorno, il contribuente si e’ recato presso il
comando locale dei vigili urbani per pagare il verbale e liberare il mezzo, ma
gli è stato presentato un conto tra verbale ,e diritti del deposito per il periodo
di custodia del mezzo,diritto di chiamata (questo 29 euro-per una
telefonata),di oltre 250 euro iva compresa.In sostanza 250 euro+78,00 euro ,
una cifra enorme per una famiglia mono
reddito euro 328,00.
Chiaramente il
contribuente ha chiesto qualche giorno di proroga e si è allertato per disporre
di questa somma e restituire il motociclo al figlio, che lo utilizzava
soprattutto per recarsi a scuola, perché il luogo dove abitavano distava oltre
20 km ed era privo di mezzi
pubblici,anzi per meglio specificare a suo dire quasi sprovvisto.
Recatosi 20 gg dopo
con la somma raccolta, con tanta fatica,si vede il conto aumentato di ben 60
euro per ulteriore spese di custodia e il mezzo non più disponibile perché venduto
all’asta ,per euro 500,00 .
Gli è stato
spiegato che nel verbale era scritto che trascorsi 30 gg dal sequestro quest’ultimo
aveva 10 gg per ritirare il mezzo e pagare il dovuto oltre il mezzo entrava di
diritto in possesso dello stato.
A lui sono state
liquidate euro 112, 00 quale differenza
tra il ricavo della vendita del mezzo e tutto il dovuto allo stato.
Ora per non
dilungarmi ancora, non ho mai avuto esperienze del genere e non ci assumiamo
alcuna responsabilità sulla veridicità di quanto dichiarato e narrato dal
contribuente, ma è ns intenzione approfondire quanto sopra, controllare la
normativa del codice della strada e ove tutto ciò fosse vero, costituendo un
fatto grave peraltro tutelato dalla legge,trovare norme e sentenze a difesa dei
contribuenti che cadono in questa rete,rivolgendo anche ,se il caso un quesito alle
istituzioni.
Vi sarei grato se
come lettori,mi aiutate a capire se
effettivamente quanto sopra è vero narrando fatti simili se accadutovi,
postandoli come commenti a questi articoli.
Vi assicuro che
sarà mia cura approfondire l’argomento e rivolgere una interrogazione alle
autorità competenti, per chiarire in via principale una domanda che sorge
spontanea e cioe-perché in caso di
minore il motociclo non viene affidato al genitore con l’obbligo di custodirlo
e di impedirne la circolazione per il periodo dettato dalla legge? Perché affidare
tali mezzi a ditte private, farle trainare con automezzi che costano centinaia
di euro e gravare il contribuente di
ulteriori oneri? Perché fare lavorare con compensi così alti per rimozione e
custodia, ditte che peraltro restituiscono i mezzi in condizioni pessime,anche
se la legge impone la custodia e la restituzione nelle condizioni in cui si trovava
?Perche’ gravare un genitore di euro 100 di rimozione, piu’ di quello che si
paga per un intervento privato?
Aspetto i vostri commenti.
Il consulente
fiscale online
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