giovedì 23 giugno 2011

ASSUNZIONI PER LA SCUOLA NEL DECRETO SVILUPPO

Pure la scuola ha trovato spazio nel decreto 70/2011 sullo sviluppo (art. 9), anche se l’intervento del Quirinale ha impedito l’inserimento di una disposizione, presente nel testo originario, volta a bloccare i processi attraverso i quali numerosi insegnanti supplenti annuali ottengono il riconoscimento dell’attività svolta ai fini della stabilizzazione e degli scatti di anzianità. La disposizione che si intendeva introdurre, che prevedeva anche l’impossibilità di ottenere la trasformazione della supplenza in contratto a tempo indeterminato dopo un certo numero di anni, veniva presentata come interpretazione di una norma precedente, col rischio poi di essere dichiarata incostituzionale.
Le principali misure contenute nel decreto sono 3:
1) Piano triennale di assunzioni a tempo indeterminato. Per triennio 2011-2013 viene promesso un piano di immissione nei ruoli, sia per docenti e sia per personale amministrativo. Il numero delle assunzioni non è stato ancora fissato, ma probabilmente si aggirerebbe attorno a circa 65.000 posti, cifra comunque che non coprirebbe, nei tre anni considerati, neanche tutto il turn over. In ogni caso, è sempre meglio delle nomine in ruolo degli ultimi due anni, che sono state pari ad appena 8.000 e 10.000 posti.
2) Aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento. Anziché ogni due anni, viene stabilito che l’aggiornamento coi nuovi titoli valutabili è effettuato ogni tre anni. Le graduatorie ad esaurimento vengono utilizzate sia per le nomine in ruolo per la metà dei posti autorizzati (l’altra metà è destinata agli idonei dei concorsi a cattedre) e sia per dare le supplenze annuali.
3) No a stabilizzazione per le supplenze brevi e temporanee. I contratti di lavoro a tempo determinato, stipulati dalle scuole per brevi periodi, in sostituzione del personale scolastico di ruolo e dei supplenti annuali, non possono determinare la stabilizzazione, né per i docenti e né per il personale amministrativo, anche dopo 36 mesi complessivi di lavoro.
FONTE:LEGGI ILLUSTRATE

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