giovedì 16 giugno 2011

decreto sviluppo come quando perchè

Tra le misure di carattere fiscale contenute nel “decreto sviluppo”, oltre ai crediti d’imposta per la ricerca scientifica e per le assunzioni nel Mezzogiorno, disciplinati dai primi due articoli del provvedimento, di particolare interesse risulta l’articolo 7. Contiene una serie di disposizioni finalizzate - almeno, nelle dichiarate intenzioni del legislatore - a ridurre il peso della burocrazia e a semplificare gli adempimenti tributari. Alcune sono rivolte specificatamente alle imprese, altre possono interessare un po’ tutti i contribuenti: si spazia dalle misure per rendere i controlli fiscali nelle aziende meno oppressivi e invasivi all’abolizione dell’obbligo di “identificare” gli acquisti sopra i 3.600 euro se effettuati con carte di credito e prepagate, dall’ammorbi­dimento della disposizione sull’esecutività degli atti di accertamento alla soppressione della comunicazione di inizio lavori per beneficiare del 36% per le ristrutturazioni, dall’ampliamento della platea di contribuenti ammessi al regime di contabilità semplificata all’abolizione dell’obbligo per lavoratori dipendenti e pensionati di richiedere ogni anno al sostituto d’imposta le detrazioni per i familiari a carico, dall’addio alla scheda carburante per chi paga con moneta elettronica all’apertura dell’ennesima finestra per procedere alla rideterminazione del valore di acquisto dei terreni e delle partecipazioni possedute, questa volta con un’interessante ed auspicata novità: la possibilità di scomputare dall’imposta sostitutiva dovuta per il nuovo affrancamento quella assolta in occasione di una precedente rivalutazione.
fonte: Italia oggi

Nessun commento:

Posta un commento

MESSAGGIO DEL FONDATORE