domenica 19 febbraio 2012

spesometro-quali operazioni vi rientrano


Lo spesometro è previsto per le “cessioni di beni e prestazioni di servizi rese e ricevute”:
  • rilevanti ai fini IVA;
  • documentate da fattura o da scontrino / ricevuta fiscale;
  • i cui corrispettivi dovuti, secondo le condizioni contrattuali, sono di importo pari o superiore ad € 3.000, al netto dell’Iva per quelle con obbligo di fatturazione, ovvero a € 3.600, al lordo dell’Iva, per quelle senza obbligo di fatturazione.
In particolare, con la Circolare n. 24/E/2011, l’Agenzia evidenzia che l’obbligo di comunicazione riguarda le operazioni:
  • rese a soggetti nei cui confronti sono emesse fatture;
  • rese a soggetti nei cui confronti non sono emesse fatture;
  • ricevute da soggetti passivi Iva;
rilevanti ai fini Iva, ossia imponibili, non imponibili (Artt. 8 -tranne comma 1 lett. a e b- 8-bis, 9, 38-quater, 71, 72 del D.p.r. 633/72) ed esenti (Art. 10 del D.p.r. 633/72). 
Sono comprese anche le operazioni soggette al regime del margine - in questo caso l’obbligo riguarda solo la parte rilevante ai fini Iva, cioè il margine- quelle soggette al reverse charge e le cessioni gratuite (o con finalità estranee all’impresa) di beni che formano oggetto dell’attività la cui base imponibile è definita ex art. 13 del D.p.r. 633/72. Devono essere comunicate anche le operazioni rilevanti Iva il cui corrispettivo, pari o superiore a 3.000 €, riguarda le provvigioni corrisposte dai vettori per le attività di intermediazione svolte dalle agenzie di viaggio in nome e per conto dei vettori stessi. 
fonte: fisco e tasse

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