martedì 1 maggio 2012

I.M.U. COME QUANDO E PERCHE'

Il nuovo incubo degli italiani, è l’imposta Imu, meglio conosciuta, come la vecchia Ici. E’ tra le mano vre finanziarie più importanti del nuovo governo Monti, entrata in vigore ufficialmente dal primo gennaio 2012. Tale imposta, secondo il decreto legge attualmente in discussione, è in atto dal 2012 sino al 2014, in via del tutto sperimentale, per poi diventare, in caso, effettiva nel 2015. Con questa manovra, torna la tanto temuta dagli italiani, tassa sulla prima casa. Da Ici è divenuta Imu, ma lo sostanza cambia di poco. Sull’Imu confluiscono oltre all’imposta comunale sugli immobili, anche quella dei servizi comunali e della spazzatura. L’aliquota fissa è allo 0,76%, mentre quella sulla prima casa è fissata allo 0,4% con un minimo margine di discrezionalità da parte di ogni singolo comune di appartenenza. L’imposta riguarda tutto il settore immobiliare, sono esclusi però gli immobili con una rendita catastale minore o uguale a 279,62 euro, il limite, inoltre, varia  anche dal numero dei figli residenti nell’immobile stesso. Con un emendamento approvato in sede di discussione del decreto legge , viene introdotta una quota pari alla cifra di 50,00 euro per ogni figlio dimorante e residente anagraficamente nell’immobile, di età non superiore ai 26 anni. Il parametro di “abitazione principale” o più comunemente conosciuta, come “prima casa”, è più restrittivo rispetto alla vecchia imposta, poiché, è necessario che l’immobile in questione sia utilizzato effettivamente come abitazione principale dell’intestatario  e che vi sia nel contempo residente anagrafico. Tale imposta può esser pagata in tre rate. Un primo acconto andrà versato, il 16 giugno, pari al 33% del valore dell’immobile, la seconda  entro il 17 settembre, uguale al primo acconto, ed infine un’ultima rata, entro il 17 dicembre, tenendo conto dell’aliquota definitiva decisa dal comune di appartenenza in cui si trova l’immobile. Rispetto la vecchia Ici, per le seconde case e i restanti immobili, rimane tutto invariato, infatti occorre procedere tramite il versamento di due rate. La prima pari al 50% del valore, entro il 16 giugno, e il restante 50% entro il 17 dicembre. Secondo un ultimo aggiornamento, la nuova tassa Imu, entro l’anno, potrebbe far crollare il valore di mercato e i prezzi degli immobili fino al 20%, con possibili picchi sino al 50%. Inoltre sembrerebbe che sia a carico dei comuni di appartenenza gli sconti sull’ Imu. Il testo appena licenziato dalla Camera, passa ora al Senato per l'approvazione definitiva.
 FONTE:ECONOMIA & FINANZA

Nessun commento:

Posta un commento

MESSAGGIO DEL FONDATORE